Giovedì 26 maggio 2017 ore 18.30
Spazio Q35, Studio
Via Quittengo 35, Torino
I complessi modernisti residenziali ad alta densità non sono la risposta alla questione sociale del diritto alla casa: l’ennesima dimostrazione arriva da Napoli, che con il nuovo piano per le periferie ha previsto la demolizione delle tre Vele superstiti di Scampia. Costruite tra il 1962 e il 1975 dall’architetto Franz Di Salvo nell’ambito di un progetto abitativo dalle larghe vedute, le Vele sono state definite “inabitabili” dai brutalisti, anche per ragioni che vanno al di là dell’architettura, e oggi versano in un grave stato di degrado lasciando campo libero alla criminalità.
Ci si trova quindi davanti a due grandi interrogativi: come pensare all’housing oggi? E cosa fare dei grandi quartieri e delle megastrutture ereditate dal passato?
Ne discuteranno giovedì sera gli ospiti dell’incontro Dopo il casermone, in programma alle 18.30 nello Studio dello Spazio Q35. Ecco chi sono:
Gaia Caramellino, storica dell’architettura e ricercatrice presso il Politecnico di Milano. Le sue attività si concentrano sulla storia della città, la casa e l’abitare lungo il Novecento. Tra le sue pubblicazioni: “Europe meets America. William Lescaze, Architect of Modern Housing” (2016), “Esplorazioni nella città dei ceti medi: Torino 1945-1980” (con F. De Pieri e C. Renzoni, 2015), “Storie di Case. Abitare l’Italia del boom” (con F. De Pieri e altri, 2013) e “Post-War Middle Class Housing, Models, Construction and Changes” (con F. Zanfi, 2015).
Lorenzo Romito, cofondatore del collettivo di architetti Stalker. Nato a Roma nel 1965, è vincitore del Prix de Rome presso l’Accademia di Francia, Villa Medici (2000-1). Dopo Stalker nel 1995, ha fondato l’Isservatorio Nomade (2002), Primaveraromana (2009), Stalker Walking School (2012), Biennale Urbana (2014), No Working (2016). Artista e ricercatore indipendente, con Stalker ha coordinato i progetti Xenobia, la città, gli stranieri e il divenire dello spazio pubblico (1999-2001), L’Islam in Sicilia (2001-6), Via Mare, vicende del Mediterraneo (2002-4), Immaginare Corviale (2003-2005), Egnatia, un percorso di memorie disperse (2003-5), Campagna Romana (2007) e Campus Rom (2008-9).
cyop&caf, duo di artisti napoletani che usa dipingere, anche se talvolta inciampa nella scrittura, nell’urbanistica, nella fotografia. Quando per la prima volta gli è capitata una telecamera tra le mani era intento da tre anni a dialogare con i Quartieri Spagnoli di Napoli. Il frutto di questo lavorìo è diventato prima un libro, “QS”, e adesso un film, “Il segreto”. Due opere-sintesi, che insieme provano a dar conto della complessità di un quartiere corroso dai pregiudizi. Per guardare dietro e dentro l’apparenza spesso brutale delle cose.
Sul palco ci saranno anche Nina Bassoli e Davide Tommaso Ferrando per coordinare il dibattito.
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