< 26 Maggio

Il film Playtime, diretto da Jacques Tati nel 1967, racconta di Monsieur Hulot e di un gruppo di turisti americani in una Parigi futuristica con vaste strade a più corsie e imponenti e freddi palazzi d’acciaio. La proiezione è inserita all’interno della rassegna La finestra sullo schermo.

Il film Playtime, diretto da Jacques Tati nel 1967, racconta di Monsieur Hulot e di un gruppo di turisti americani in una Parigi futuristica con vaste strade a più corsie e imponenti e freddi palazzi d’acciaio.
Monsieur Hulot è alle prese con una società ultra-moderna, con case ed uffici omologati, corridoi interminabili e strade costantemente trafficate. È una società un po’ tetra ed impersonale in cui l’organizzazione, l’efficienza, la rapidità e la pulizia sono parole d’ordine e comandamenti. Tati fece costruire per l’occasione un set senza precedenti. Tra palazzi di cemento, strade, semafori e una propria centrale elettrica, il set costituiva una vera e propria metropoli in miniatura.
Playtime è un film comico ma in un modo tutto suo. Quello che rende unica questa pellicola del regista francese è proprio il modo in cui l’effetto della comicità è realizzato: questa non ci viene presentata direttamente e non ha come conseguenza una risata isterica, ma il suo utilizzo è più complesso e sottile, e la reazione dello spettatore è completamente diversa.

Il film è stato girato in 70mm, un tipo di pellicola che permette di utilizzare un fotogramma più vasto e con maggiore risoluzione. Il regista ha così a disposizione un’immagine più ampia ed ogni centimetro dello schermo viene utilizzato. Inoltre evita l’utilizzo dei primi piani per presentarci un quadro generale, abbiamo sempre lo sguardo all’insieme: la proiezione diventa, in questo modo, una specie di spettacolo interattivo. Spetta infatti allo spettatore cercare sullo schermo il punto su cui focalizzarsi: si ha spesso ampia scelta, con diversi personaggi, dialoghi o azioni nella stessa inquadratura.

La proiezione si inserisce nella rassegna “La finestra sullo schermo” a cura di Davide Rapp, proposta per riflettere sul tema dell’abitare indagato da dietro la cinepresa. Ecco gli altri film inclusi nella rassegna, che saranno proiettati nella TV Room dello Spazio Q35: