< 27 Maggio

Gli Urban Interiors sono spazi poco esposti e riparati, l’opposto dello spazio pubblico moderno: luminoso, trasparente e fluido. Non sono definibili dalle connotazioni morfologiche ma dagli usi, dalle relazioni, dai corpi che li abitano. L’incontro vuole essere un’occasione per discutere i modi in cui si riconfigura lo stare in pubblico nella città contemporanea.

Gli Urban Interiors sono luoghi collettivi vissuti come fossero interni: ambigui, equivoci e provvisori. Ripari, ma anche luoghi di conflitto nei quali si creano, per qualche motivo, particolari atmosfere a partire dalla densità dei corpi che si incontrano per rivendicare qualcosa nello spazio pubblico. Luoghi temporanei, diversamente collocati dentro lo spazio della città, del progetto e delle politiche. La mostra Urban Interiors espone 16 modellini concettuali di luoghi della città di Torino che funzionano come interni. L’obiettivo dell’incontro è aprire una discussione su come nella città contemporanea i corpi, nella loro irrimediabile pluralità e nelle loro relazioni, rivendicano lo stare in pubblico. O meglio, come trovano e producono il pubblico attraverso l’occupazione e la riconfigurazione dello spazio. L’immagine trasparente e fluida dello spazio pubblico moderno che ha attraversato la filosofia, non meno che l’architettura, appare entro questa angolazione, irrimediabilmente lontana.

Intervengono:

Cristina Bianchetti, docente Politecnico di Torino
Guido Montanari, vicesindaco e assessore all’urbanistica della Città di Torino
Cecilia Guida, curator Cittadellarte Fondazione Pistoletto