Attraverso il teatrodanza e la fotografia, la performance indaga il rapporto tra identità, produzione di spazio e rappresentazione di mappe narrative, investigando la relazione tra spazio privato e spazio pubblico, tra spazio reale e spazio virtuale.
Il progetto cross-disciplinare Homo Spatium indaga la relazione tra spazio e identità, prendendo in considerazione i confini come luoghi di sospensione in cui tutto è possibile, in cui lo spazio si dilata e l’identità si riconfigura. Il progetto parte dal presupposto che l’uomo produce spazio e lo domina attraverso delle mappe i cui confini rappresentano la sua identità creando una costante narrazione tra tradizione e innovazione. Si vengono così a creare configurazioni narrative, mappe narrative, paesaggi narrativi. La dimensione progettuale permette di indagare quali siano le specificità di ogni comunità in relazione al suo territorio. Attraverso il teatrodanza e la fotografia, la performance investiga la relazione tra spazio privato e spazio pubblico, tra spazio reale e spazio virtuale.
Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, andrà in scena sabato 27 maggio presso la casa del Festival, Spazio Q35. Il giorno seguente sarà possibile assistere alla replica presso la Lavanderia a Vapore di Collegno, per la quale è richiesto un contributo di un euro.