Creative Mornings è una serie di micro conferenze a colazione pensate per la comunità creativa, per rivelare le eccellenze presenti sul territorio e creare delle occasioni di incontro per persone che hanno consumi culturali e professionali simili. L’idea, nata nel 2008 a New York, è della designer svizzera Tina Roth-Eisemberg e ad oggi, nel mondo, coinvolge 150 città.
Esplorazioni narrative del quartiere, pratiche di foodsharing e social cooking, incursioni sensoriali nel parco e laboratori di riuso e tessitura sono tra le proposte pratiche e di riflessione collettive per vivere come bene comune lo spazio al 166 di viale Michelotti. Un invito a prendere parte alla sperimentazione di modi di abitare insieme la città.
Una lezione introduttiva all’architettura da formulare per mezzo di un linguaggio adatto a un pubblico di studenti delle scuole medie e superiori. Gianni Biondillo, scrittore, accoglie la sfida e offre il suo particolare punto di vista sul tema.
Il film Playtime, diretto da Jacques Tati nel 1967, racconta di Monsieur Hulot e di un gruppo di turisti americani in una Parigi futuristica con vaste strade a più corsie e imponenti e freddi palazzi d’acciaio. La proiezione è inserita all’interno della rassegna La finestra sullo schermo.
Presentazione del libro “45 gradi nord 7.65 gradi est, Mirafiori sud” curato da Chiara Basile e Angela Maria Osorio e della relativa ricerca territoriale che ha interessato il quartiere torinese. Il volume è l’esito del progetto Mirafiori in Millefogli, un’iniziativa per leggere e raccontare in modo inedito Mirafiori sud.
Nuovi cittadini e città, un binomio complesso, indefinito e a volte indefinibile: l’incontro offre ad alcuni nuovi cittadini di Torino, provenienti da Paesi esteri, la possibilità di raccontare la propria visione del territorio e di come lo migliorerebbero, attraverso un dialogo con chi si occupa di rinnovamento urbano.
Arquitectos de Cabecera introduce l’Architetto Condotto, una nuova figura che opera nei quartieri generando un processo di progettazione della città “da dentro”. Sviluppato dalla ETSAB e Premio Barcelona 2013 e in seguito all’apertura di uffici pilota, il progetto si conferma tra le maggiori innovazioni attualmente in campo nella città di Barcellona.
ASF Piemonte è attiva ad Haiti dal 2011, dove si è avvicinata alla tecnica costruttiva in balle di paglia di riso. In questo Paese, il più povero del continente americano, la paglia viene bruciata nei campi e le abitazioni precarie occupano il territorio urbano al collasso. Il workshop intende dimostrare come trasformare uno scarto agricolo in una risorsa.
L’incontro si incentra sulle innovazioni per l’abitare sociale e apre una finestra sul futuro della città smart: quali nuovi spazi condivisi? Quali nuovi attività collettive accompagneranno la vita del cittadino nei diversi luoghi della città? La condivisione di oggetti e informazioni come potrà migliorare l’esperienza urbana?
Seminario sui temi dell’amministrazione condivisa e dei beni comuni seguito da una simulazione pratica, in stile teatro dell’oppresso, sulle possibili dinamiche di costruzione di un patto di collaborazione, strumento di co-progettazione attraverso il quale si esplica il Regolamento per l’amministrazione condivisa tra cittadini e amministrazione pubblica.
Un workshop di tre giorni per indagare il rapporto tra identità, produzione di spazio e rappresentazione di mappe narrative. Al laboratorio, rivolto agli adolescenti, seguirà una performance in cui, tramite il teatrodanza e la fotografia, si investiga la relazione tra spazio privato e spazio pubblico, tra spazio reale e spazio virtuale.
21 spazi di lavoro di progettisti torinesi, tra studi, case adibite ad ufficio e spazi di coworking, aprono le porte a colleghi e curiosi dando vita alla notte bianca dell’architettura L’obiettivo dell’iniziativa è trasformare questi ambienti in luoghi di incontro in cui conoscersi, confrontarsi e fare comunità. Con l’occasione sono visitabili anche i 10 studi che ospitano la mostra Inside the house.
Un tour inserito nella rassegna “Architetture da favola” alla scoperta dello spazio di aggregazione Binaria, in compagnia della progettista Carla Barovetti e della studentessa della Scuola Holden Francesca Martino.
Un tour inserito nella rassegna “Architetture da favola” per scoprire l’intervento di Arturo Herrera a Barriera di Milano insieme all’architetto Manuel Ramello, rappresentanti della Galleria Franco Noero ed Elisa Leoni della Scuola Holden.
La restituzione degli esiti del workshop di progettazione partecipata per il centro di Torino, legato alla rifunzionalizzazione del palazzo ex ACI di via Giolitti.
La restituzione degli esiti del workshop di progettazione partecipata sull’area verde in via Monteponi, a fianco di piazzale Pola, nel quartiere di Mirafiori Sud.
La restituzione degli esiti del workshop di progettazione partecipata per la ricostruzione del centro di incontro di via Vipacco 15, un’ex centro anziani distrutto da un incendio.
La restituzione degli esiti del workshop di progettazione partecipata sull’area dell’ex motovelodromo di Corso Casale, per creare una nuova centralità urbana in connessione con l’asse fluviale.
Obiettivo del workshop, proposto per tre giorni in tre quartieri torinesi, è quello di individuare soluzioni concrete alle questioni aperte del civic design, ossia il disegno di progetti civici relazionati con la cittadinanza. Divisi in gruppi, i partecipanti elaborano e confrontano proposte fino alla definizione di una soluzione collettiva.
Con la demolizione delle Vele di Scampia, anche in Italia crolla il mito dei complessi residenziali ad alta densità. Che fare ora di questi quartieri e megastrutture? E come pensare all’housing oggi, dopo il tramonto dell’epoca dei casermoni? Ne discutono la storica dell’architettura Gaia Caramellino, Lorenzo Romito di Stalker e il duo di artisti napoletani cyop&kaf.
Underground Dinner, la cena performativa in 3 portate e 3 artisti tra arte e cibo, spazio privato e fruizione pubblica, propone come antipasto la performance di Francesco Giorda: con la sua verve dissacrante e irresistibile, il comico condivide ragionamenti in fatto di fisse alimentari, sociopatologie e festival di architettura.
Underground Dinner, la cena performativa in 3 portate e 3 artisti tra arte e cibo, spazio privato e fruizione pubblica, propone come piatto principale la perfomance di Salvo Montalto. Un’orazione semiseria sul gusto, la facoltà in grado di giudicare il sapore: buono, schifoso, indifferente. Piacere e disgusto sono due possibili e antitetici giudizi che il gusto può esprimere nei confronti del cibo.
Il film Dogville (2003), diretto da Lars von Trier, è ambientato agli inizi degli anni Trenta in una piccola cittadina di nome Dogville; qui chiede asilo Grace, una giovane donna in fuga da due killer. La proiezione è inserita all’interno della rassegna La finestra sullo schermo.
Il dolce di Underground Dinner, la cena performativa in 3 portate e 3 artisti tra arte e cibo, è dedicato alla Cocciniglia. Il collettivo Ottaponta ha esplorato le abitudini alimentari di questo corpo celeste alla ricerca di qualcosa che ci faccia sentire veramente a casa.