Oggetto della visita è l’Housing Giulia, un’inedita e innovativa formula di abitare collettivo nello storico Distretto Sociale Barolo, in cui spazio e arti contribuiscono all’empowerment delle persone. Alla presentazione dell’artista Alessandro Bulgini e dei co-abitanti e gestori di Casa Housing, segue la performance Piano Mirroring di Alessandro Sironi.
Lo spazio nel corpo, il corpo nello spazio. Il workshop intende risvegliare e raffinare la capacità del corpo di percepire lo spazio circostante attraverso l’anatomia esperienziale (Andrea Olsen) e di creare un dialogo emotivo e formale con l’architettura che ci ospita.
Esplorazioni narrative del quartiere, pratiche di foodsharing e social cooking, incursioni sensoriali nel parco e laboratori di riuso e tessitura sono tra le proposte pratiche e di riflessione collettive per vivere come bene comune lo spazio al 166 di viale Michelotti. Un invito a prendere parte alla sperimentazione di modi di abitare insieme la città.
Un percorso in bicicletta che si sviluppa nel racconto delle importanti trasformazioni urbane e sociali e nella scoperta dei segni da esse lasciati, in un quartiere che ha fortemente caratterizzato la storia di Torino. Per partecipare è necessario munirsi di bicicletta e l’arrivo è presso la Casa nel Parco di Parco Colonnetti, in via Panetti 1.
Walkscapes Regeneration: una passeggiata nel nuovo quartiere Spina 3, per comprenderne la metamorfosi lungo gli ultimi 10 anni. I Walkscapes sono libere conversazioni a piedi nei quartieri, che incoraggiano le persone a esplorare e rispondere alla complessità della loro città e dell’ambiente attraverso l’osservazione personale e condivisa.
Una lezione introduttiva al design rivolta a chiunque desideri avvicinarsi a questa affascinante disciplina, indipendentemente dall’età o dal tipo di professione. Stefano Mirti, docente e curatore, accoglie la sfida e offre il suo particolare punto di vista sul tema.
In relazione alle recenti trasformazioni del quartiere, il tour propone un affaccio su attività, iniziative, spazi pubblici e privati dove la coesistenza o l’attrito fra vecchi e nuovi abitanti si fanno più complessi. I partecipanti sono invitati a tenere traccia dell’esplorazione con immagini o parole, di cui sarà data pubblica restituzione.
Un tour inserito nella rassegna “Architetture da favola” per scoprire i Laghetti Falchera e la loro storia, in compagnia dei progettisti e dello studente della Scuola Holden Andrea Falcone.
Synecdoche, New York è il titolo del film di Charlie Kaufman che racconta di Caden, un regista teatrale con sintomi da ipocondriaco alternati a manifestazioni di patologie reali. La proiezione è inserita all’interno della rassegna La finestra sullo schermo.
I Giovani Architetti Torino propongono un workshop riservato ai ragazzi tra i 14 e 19 anni al fine di “progettare” uno spazio o un oggetto di design a loro indicato riproponibile all’interno della città. Partecipazione attiva ed energia creativa sono le parole d’ordine!
L’incontro è l’occasione per la presentazione del playground della scuola secondaria di I grado Bernardino Drovetti – ideato e promosso dal Festival Architettura in Città 2017, progettato e realizzato da ARTECO e IED Torino, con Truly Design – e del libro “Sportification, eurovisions, performativity and playgrounds”
Gli Urban Interiors sono spazi poco esposti e riparati, l’opposto dello spazio pubblico moderno: luminoso, trasparente e fluido. Non sono definibili dalle connotazioni morfologiche ma dagli usi, dalle relazioni, dai corpi che li abitano. L’incontro vuole essere un’occasione per discutere i modi in cui si riconfigura lo stare in pubblico nella città contemporanea.
Una tavola rotonda sull’architettura parassita: docenti universitari e tecnici del settore dell’urbanistica di Torino sono invitati a ragionare sui nuovi modelli dell’abitare nelle smart city e sulla fattibilità di una strategia di microdensificazione, che aumenti la disponibilità di spazi, housing e servizi in grado di adattarsi alle esigenze che cambiano.
Quali sono le relazioni tra spazio e arte? Una panoramica sui modi innovativi e inaspettati di immaginare gli spazi espositivi, in relazione tra intimità dei collettivi e spazio sociale, nel mondo della produzione artistica indipendente italiana e straniera.
Che relazione c’è tra spazi urbani e adolescenti? Come può la città influire sullo sviluppo dei ragazzi? Il dibattito si dedica alle esplorazioni urbane, al racconto e all’architettura per gli young adult dell’era digitale, il target cui quest’anno il Festival dedica un’attenzione particolare.
Il volume costituisce la prima guida di architettura e design dedicata alle opere progettate e realizzate dalle donne nel XX e XXI secolo. È uno dei primi risultati del progetto europeo MoMoWo – Women’s Creativity since the Modern Movement, capofilato dal Politecnico di Torino e co-finanziato dal Programma Europa Creativa dell’Unione Europea.
Attraverso il teatrodanza e la fotografia, la performance indaga il rapporto tra identità, produzione di spazio e rappresentazione di mappe narrative, investigando la relazione tra spazio privato e spazio pubblico, tra spazio reale e spazio virtuale.
Un tour inserito nella rassegna “Architetture da favola” per scoprire la Promenade di parco Peccei, insieme ai progettisti Ferruccio Capitani, Rossella Maspoli, Monica Saccomandi e a Natalia Pazzaglia della Scuola Holden.
Il gruppo musicale composto da Maksim Cristan e la Spada suona dal balconcino di via Fiano 21, nel cuore del borgo Campidoglio. Con il naso all’insù bambini, ragazzi e anziani possono godere di uno spettacolo particolare che trasforma una via cittadina in un piccolo teatro all’aperto di musica e cabaret.
Ogni cubo rappresenta un appartamento di un condominio dove le persone condividono gli spazi o dove non ci si incontra mai, tranne che nelle riunioni di condominio. I cubi sono tutti uguali, stessa forma, stessa dimensione, stessa distribuzione tra interno ed esterno… eppure sono tutti diversi. Perché ciascuno di noi è la casa che indossa!
Obiettivo del workshop, proposto per tre giorni in tre quartieri torinesi, è quello di individuare soluzioni concrete alle questioni aperte del civic design, ossia il disegno di progetti civici relazionati con la cittadinanza. Divisi in gruppi, i partecipanti elaborano e confrontano proposte fino alla definizione di una soluzione collettiva.
Se la città di oggi mostra una preoccupante accelerazione dei processi di privatizzazione dello spazio urbano, essa è anche teatro di diverse forme di riappropriazione di edifici, strade e piazze. Ne discutono la critica della città Cristina Bianchetti e gli architetti Matilde Cassani e Stefano Ragazzo di Orizzontale.
Stefano Mirti e Bruce Sterling si confrontano con architetti, designers, interessati e curiosi su nuove forme creative di abitare, visitando Share Festival, Mini Maker Faire e il prototipo IoT (Internet delle cose) ideato e realizzato per l’hammam di Casa Jasmina, l’appartamento del futuro, progetto pilota di Officine Arduino.
Una sonorizzazione musicale all’interno della cittadella del Festival, a cura del collettivo artistico indipendente di Torino Superbudda Creative Collective | Davide Tomat.
Premiazione dei progetti selezionati dalla tredicesima edizione di Architetture Rivelate: il Giardino Riabilitativo Ospedale San Lorenzo, il progetto Fermi, il restauro di casa Gramsci per la realizzazione dell’Hotel Nh Collection di piazza Carlina e l’Ala nuova del Castello del Valentino.