Una lezione introduttiva alla città e al rapporto tra design e contesto urbano da formulare per mezzo di un linguaggio adatto a un pubblico di studenti delle scuole medie e superiori. Riccardo Blumer, docente, architetto e designer, accoglie la sfida e offre il suo particolare punto di vista sul tema.
Quali sono le relazioni tra spazio e arte? Una panoramica sui modi innovativi e inaspettati di immaginare gli spazi espositivi, in relazione tra intimità dei collettivi e spazio sociale, nel mondo della produzione artistica indipendente italiana e straniera.
Seminario sui temi dell’amministrazione condivisa e dei beni comuni seguito da una simulazione pratica, in stile teatro dell’oppresso, sulle possibili dinamiche di costruzione di un patto di collaborazione, strumento di co-progettazione attraverso il quale si esplica il Regolamento per l’amministrazione condivisa tra cittadini e amministrazione pubblica.
Arquitectos de Cabecera introduce l’Architetto Condotto, una nuova figura che opera nei quartieri generando un processo di progettazione della città “da dentro”. Sviluppato dalla ETSAB e Premio Barcelona 2013 e in seguito all’apertura di uffici pilota, il progetto si conferma tra le maggiori innovazioni attualmente in campo nella città di Barcellona.
Nuovi cittadini e città, un binomio complesso, indefinito e a volte indefinibile: l’incontro offre ad alcuni nuovi cittadini di Torino, provenienti da Paesi esteri, la possibilità di raccontare la propria visione del territorio e di come lo migliorerebbero, attraverso un dialogo con chi si occupa di rinnovamento urbano.
Un confronto tra enti locali e nazionali ed esperti per discutere i temi e i metodi previsti dal piano delle compensazioni ambientali della Stura, uno strumento strategico e innovativo per la valorizzazione del paesaggio e della biodiversità per la qualità dell’abitare del territorio del bacino idrografico della Stura.
L’incontro si incentra sulle innovazioni per l’abitare sociale e apre una finestra sul futuro della città smart: quali nuovi spazi condivisi? Quali nuovi attività collettive accompagneranno la vita del cittadino nei diversi luoghi della città? La condivisione di oggetti e informazioni come potrà migliorare l’esperienza urbana?
Gli architetti possono disegnare una città nel deserto californiano senza cadere nel vernacolare? È successo nel dopoguerra a Palm Springs, in California, grazie ai costruttori Alexander e ai più importanti architetti sperimentali: Neutra, Lautner, Wexler, Frey, Krisel. E in Italia? Due casi: Pineta di Arenzano e Torre del Mare a Bergeggi.
Atelier Héritage, MEF e Flashback promuovono un dibattito pubblico per riflettere sul ruolo giocato dalla programmazione culturale nelle trasformazioni in atto in Barriera. L’incontro indaga i processi e le reti relazionali che intrecciano tre progetti specifici, portati avanti da attori diversi ma in dialogo tra loro e fortemente implicati nel quartiere.
A circa 50 anni dal DL 1444/68 è necessario riflettere sul ruolo che gli standard hanno avuto nella progettazione e costruzione della città pubblica, sul tipo di domanda che li aveva ispirati e sulla loro innovazione. Il dibattito verte su logiche e principi alla base della nozione contemporanea di spazio e città pubblica, a partire da Torino.